Tutto è iniziato con una frase detta quasi per caso, su un binario di Milano Centrale, in una calda giornata di luglio. Stephanie, in attesa di un treno per prendere il volo di ritorno per Parigi, disse al passaggio:
«Sai, potresti trasferirti a Parigi, se volessi.»
Il 20 settembre 2018, Enrica si trasferì nel suo minuscolo appartamento nel Marais: ventisette metri quadrati al quinto piano senza ascensore, entrando in una città in cui non parlava una parola di francese — anche se, in quel momento, non sembrava il problema più urgente.
Un mese dopo, Thomas varcò la porta dell’ufficio. Aveva inviato una candidatura spontanea all’una di notte, con l’idea di restare solo qualche mese prima di partire per un viaggio a piedi di un anno attraverso la Francia.
Quello che doveva essere temporaneo si trasformò presto in qualcosa di completamente diverso.
Lunghe notti in ufficio, corse in metro, terrazze gelide durante un inverno insolitamente rigido, e calici di vino condivisi — ogni momento intrecciava silenziosamente l’inizio di una storia che nessuno dei due aveva previsto.
Dai primi viaggi insieme al primo appartamento condiviso, e poi al successivo, la vita si è srotolata in silenzio. Olivia è arrivata, e un anno dopo era in arrivo anche Antoine.
Ciò che era iniziato come un incontro casuale era diventato, silenziosamente, una storia che valeva la pena raccontare.



